Martedì 17 dicembre alle ore 21.00 al Teatro dei Fluttuanti di Argenta, Massimo Dapporto presenta: Un borghese piccolo piccolo.
Una storia di feroce attualità. Tratto dal celebre romanzo di Vincenzo Cerami e già capolavoro cinematografico di Mario Monicelli con Alberto Sordi, Un borghese piccolo piccolo diventa una pièce e approda a teatro nell’interpretazione di uno straordinario attore, Massimo Dapporto, e con le musiche di Nicola Piovani. Il romanzo è un ritratto di agghiacciante attualità del nostro Paese. Sua peculiarità è la tinta grottesca con cui l’autore descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni Vivaldi, il borghese piccolo piccolo, un uomo di provincia impiegato da oltre trent’anni al Ministero il cui più grande desiderio è quello di “sistemare” suo figlio Mario, proprio nello stesso posto di lavoro. Ma come ottenere una raccomandazione? Ecco l’inizio della sua ricerca disperata di una “scorciatoia” per garantire un futuro al ragazzo. Una tragicommedia che regalerà momenti di comicità a tratti esilarante, ma che apre anche alla riflessione, al dibattito sull’uguaglianza di fronte alla legge, sulle pari opportunità di emancipazione socioeconomica, sul desiderio di raggirare le regole per ottenere facilmente ciò di cui si ha bisogno. Il ridicolo e il drammatico, l’amarezza e la crudeltà. Un uomo che svela la sua disarmante semplicità. E, in fondo, la sua profonda umanità. Giovanni e Amalia discutono di come il figlio Mario potrà trovare un lavoro, ora che ha conseguito il diploma di ragioniere. Apprendendo che si terrà un concorso per 1200 nuovi posti allo stesso ministero in cui lavora, Giovanni decide di iscrivere il ragazzo. Tuttavia, sapendo che questi non potrebbe mai superare l’esame, si reca dal suo capufficio per chiedere un aiuto. Il dirigente gli spiega che nel concorso vi saranno due prove, una orale e una scritta; in quella orale potrà favorire Mario, in quella scritta no. Vedendo Giovanni abbattuto, gli chiede allora se è disposto ad entrare nella Massoneria, in modo da poter conoscere anche lui il contenuto del test, usufruendo dei “vantaggi” che godono i membri della loggia. Giovanni accetta, entra nella Massoneria e, qualche settimana prima del concorso, ottiene le risposte dell’esame, che fa imparare a memoria a Mario. Il giorno del concorso padre e figlio si stanno recando al ministero quando alcuni rapinatori in fuga sparano e accidentalmente colpiscono il ragazzo, che muore. Amalia, per il dolore della morte del figlio, rimane vittima di una trombosi. Giovanni si abitua al nuovo modo di vivere. Un giorno, recandosi in questura per vedere i sospettati, riconosce l’assassino ma non dice niente. L’assassino viene rilasciato e sul tragitto viene seguito da Giovanni che lo cattura e lo conduce nella sua baracca vicino al lago dove lo tortura per diversi giorni. Nel giro di poco tempo l’assassino muore, Giovanni va in pensione ma proprio lo stesso giorno dell’agognato traguardo Amalia muore. Dopo i funerali, Giovanni seppellisce l’assassino dopodiché ritorna alla sua vita di prima.
Nota di Regia. La scorciatoia o la raccomandazione è avvertita dalla nostra società come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse, in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica. Questo è lo snodo più fortemente attuale della storia che metteremo in scena. Racconteremo questo grande romanzo classico con il sorriso, che solo i grandi autori come Vincenzo Cerami hanno saputo e sanno ancora regalarci. Per questo motivo ci affidiamo all’arte di un grande interprete del nostro Teatro: Massimo Dapporto, capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, l’amarezza e la crudeltà, e di regalare grande umanità e semplicità al protagonista. Fabrizio Coniglio
tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami
con: Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Matteo Francomano, Federico Rubino
musiche originali: Nicola Piovani
scene: Gaspare De Pascali
costumi: Sandra Cardini
luci: Valerio Peroni
assistente ai costumi: Alice Rinaldi
assistente alle scene: Valeria Di Maria
assistente alla regia: Alessandro Marmorini
produzione: Pietro Mezzasoma
adattamento e regia: Fabrizio Coniglio
Teatro dei Fluttuanti
Via Pace, 1 – Argenta (Fe) – tel. 0532.800843