Giovedì 23 marzo alle ore 20.30 nella saletta della ex Casa del Popolo di Filo d’Argenta, La Fondazione Primaro in collaborazione con la libreria Giralibri di Argenta e con il patrocinio dei comuni di Argenta ed Alfonsine, organizza una serata per presentare due libri scritti da cittadini filesi, molto diversi tra loro e che superano i confini dell’interesse locale.
Gli autori hanno lo stesso cognome e sono nati entrambi, a distanza di più di mezzo secolo l’uno dall’altro, a pochi passi dall’argine del Reno.
NO grazie, sono piena, di Chiara Pertegato.
E’ una sorta di docu-fiction letteraria sull’adolescenza o, in altre parole, di breve romanzo di formazione. Al centro della narrazione è la battaglia che Lara ingaggia con l’anoressia, una malattia che segna il corpo, ma soprattutto la mente. L’interesse di quest’opera prima sta nella sorprendente profondità di riflessione sui sentimenti provati dalla protagonista che facilita l’immedesimazione da parte del lettore. Ma anche nella scrittura personale e in un’efficace scansione drammatica, su una fase della vita alla quale non si sfugge. Quella in cui si resta sospesi, come su un trapezio nello spazio, tra il calore e l’amore dei genitori, e quelli di chi, un bellissimo giorno, ci fa sentire belli e amati. Come tutte le guerre anche questa si vince se si diventa guerrieri/e. E se si scelgono bene i propri alleati: nella finzione l’amica Chiara; nella realtà la psicologa che non le ha “dato la possibilità di arrendersi”, l’insostituibile presenza della famiglia e di alcuni amici cari ma, soprattutto, l’esperienza amorosa. E non è un caso che il libro si apra proprio con la constatazione di Lara di essere diventata una “guerriera vincitrice”: pur consapevole dei momenti dolorosi, la vita viene affrontata con una prospettiva aperta al futuro.
Argenta, avamposto occidentale della chiesa di Ravenna, di Francesco Pertegato (cugino del nonno di Chiara).
E’ un libro di storia e storia dell’arte, che fornisce una lettura fortemente innovativa della pieve di S. Giorgio ad Argenta, soprattutto del portale scolpito nel 1122. L’autore individua infatti nelle sculture la traduzione, in un linguaggio comprensibile al “volgo”, dello scontro allora in atto tra l’arcidiocesi di Ravenna e le 16 diocesi a lei sottoposte, tra le quali Ferrara; scontro che risente ovviamente di quello europeo tra papato e impero, le due massime forze sulla scena politica. L’osservazione delle figure mostra come e perché nel portale vengano rappresentate, forse per la prima volta in Italia: la compiuta elaborazione teologica dell’aldilà (diviso in paradiso, purgatorio e inferno), la valorizzazione del santo locale (S. Giorgio), l’interesse per il ciclo agrario (i lavori dei mesi), base del sostentamento della Chiesa e della struttura sociale. Fino a risolvere l’enigma delle due figure nude e coronate che vengono interpretate, sulla base di solide argomentazioni, come le personificazioni dei solstizi d’estate e d’inverno. Ripresi dal sistema pagano dell’oltretomba, sono stati qui cristianizzati nei giorni di nascita rispettivamente di S. Giovanni Battista e di Gesù Cristo.
Ne parlano con gli autori Egidio Checcoli Presidente della Fondazione Primaro e Chiara Billi Psicologa e Psicoterapeuta.
All’iniziativa interverrà Andrea Baldini, vice sindaco del comune di Argenta.